C ' era una volta il Natale
Le temperature non sono esattamente quelle che ci aspetteremmo a fine Novembre, ma intanto i giorni scorrono e scivolano via veloci al ritmo frenetico dei preparativi per il Natale, perché quelli non seguono il meteo, e che fuori sia caldo o freddo, poco importa . . . Tra un mese sarà Natale e la sua magia già si respira !
Perché Natale è :
tempo di luci colorate,
tempo di alberi addobbati e di presepi,
tempo di festa,
tempo di affetti e di famiglia,
tempo di Gesù Bambino,
tempo di Babbo Natale, di letterine e desideri,
tempo di consumismo, un po' sprecone e spendaccione,
tempo di auguri, ma anche di insopportabili SMS preconfezionati,
tempo di bilanci . . . Persone che vanno, che vengono, che ritornano, persone che avresti preferito non incontrare o a cui non potresti mai rinunciare; persone che ci hanno lasciato un vuoto incolmabile o che ci hanno riempito sorprendentemente la vita ! Un bilancio, oppure una riflessione, sugli attimi passati o perduti, sui sussurri presenti e sulle attese future . . . Tutto il resto dobbiamo ancora scoprirlo !
E a volte capita che, tra le pieghe dei ricordi, affiori un sapore o un odore tanto familiare che quasi inconsapevolmente ti ritrovi a ripetere gli stessi gesti che tante volte hai osservato, con inebriante ammirazione. E così, mentre il profumo di zuppa invade la mia cucina, la memoria vola lontana, alla mia nonna Francesca, che preparava la minestra di fagioli più buona che io abbia mai assaggiato, e nel contempo chiaccherava, chiaccherava e chiaccherava ancora, allegra e sorridente, riempiendo la casa di un aura serena e magnetica, in cui era palpabile quel suo gusto antico e tutto particolare per i piccoli piaceri quotidiani . . . Il piacere della cucina, il piacere della compagnia, il piacere di giocare con i suoi nipotini e il piacere, un po' frivolo, di una collana nuova, un cappellino alla moda, un vestito sgargiante o un paio di sandali con i " lustrini ", come diceva lei ! Piccoli particolari di una nonna molto speciale . . . E lei, da buona veneta, la pasta e fagioli, la preparava secondo i classici rituali, aggiungendo, a fine cottura, le matassine di tagliatelle all'uovo, spezzettate con le mani . . . Una delizia che solo mio zio Giorgio, buongustaio appassionato, è riuscito ad eguagliare, arricchendola addirittura con l'aggiunta del radicchio rosso di Treviso tritato.
Ma nella mia cucina dalle mille anime, tradizione deve necessariamente far rima con innovazione, perché ci vuole molta e molta fantasia per riuscire a conquistare e soprattutto a conciliare le esigenze e i gusti di tutta la famiglia! E così, la mia zuppa è una rivisitazione, moderna e disinvolta, di tutti quei sapori che hanno reso, tanti Natali in famiglia, unici e indimenticabili !
tempo di luci colorate,
tempo di alberi addobbati e di presepi,
tempo di festa,
tempo di affetti e di famiglia,
tempo di Gesù Bambino,
tempo di Babbo Natale, di letterine e desideri,
tempo di consumismo, un po' sprecone e spendaccione,
tempo di auguri, ma anche di insopportabili SMS preconfezionati,
tempo di bilanci . . . Persone che vanno, che vengono, che ritornano, persone che avresti preferito non incontrare o a cui non potresti mai rinunciare; persone che ci hanno lasciato un vuoto incolmabile o che ci hanno riempito sorprendentemente la vita ! Un bilancio, oppure una riflessione, sugli attimi passati o perduti, sui sussurri presenti e sulle attese future . . . Tutto il resto dobbiamo ancora scoprirlo !
E a volte capita che, tra le pieghe dei ricordi, affiori un sapore o un odore tanto familiare che quasi inconsapevolmente ti ritrovi a ripetere gli stessi gesti che tante volte hai osservato, con inebriante ammirazione. E così, mentre il profumo di zuppa invade la mia cucina, la memoria vola lontana, alla mia nonna Francesca, che preparava la minestra di fagioli più buona che io abbia mai assaggiato, e nel contempo chiaccherava, chiaccherava e chiaccherava ancora, allegra e sorridente, riempiendo la casa di un aura serena e magnetica, in cui era palpabile quel suo gusto antico e tutto particolare per i piccoli piaceri quotidiani . . . Il piacere della cucina, il piacere della compagnia, il piacere di giocare con i suoi nipotini e il piacere, un po' frivolo, di una collana nuova, un cappellino alla moda, un vestito sgargiante o un paio di sandali con i " lustrini ", come diceva lei ! Piccoli particolari di una nonna molto speciale . . . E lei, da buona veneta, la pasta e fagioli, la preparava secondo i classici rituali, aggiungendo, a fine cottura, le matassine di tagliatelle all'uovo, spezzettate con le mani . . . Una delizia che solo mio zio Giorgio, buongustaio appassionato, è riuscito ad eguagliare, arricchendola addirittura con l'aggiunta del radicchio rosso di Treviso tritato.
Ma nella mia cucina dalle mille anime, tradizione deve necessariamente far rima con innovazione, perché ci vuole molta e molta fantasia per riuscire a conquistare e soprattutto a conciliare le esigenze e i gusti di tutta la famiglia! E così, la mia zuppa è una rivisitazione, moderna e disinvolta, di tutti quei sapori che hanno reso, tanti Natali in famiglia, unici e indimenticabili !
ZUPPETTA DI FAGIOLI E ZUCCA
CON CALAMARETTI SPILLO
E CROSTINI DI PANE AL RADICCHIO
INGREDIENTI PER 4 - 6 PERSONE
Per la zuppa :
400 GR BORLOTTI SECCHI DI LAMON ( lasciati a bagno per tutta la notte )
200 GR ZUCCA ( già pulita )
1 CIPOLLA
1 PATATA
1 RAMETTO DI ROSMARINO E UNO DI SALVIA TRITATI
1 SPICCHIO DI AGLIO
3 L DI BRODO VEGETALE
SALE
OLIO EVO
Per i calamaretti :
500 GR CALAMARETTI SPILLO
1 RAMETTO DI SALVIA
1 CIUFFETTO DI ROSMARINO
1 SPICCHIO DI AGLIO
VINO BIANCO
SALE
OLIO EVO
Per il pane :
150 GR FARINA " 0 "
100 GR FARINA MANITOBA
80 ML ACQUA
40 ML LATTE
50 GR RADICCHIO ROSSO DI TV ( tritato e saltato in padella con 10 gr di cipollotto tritato , 2 cucchiai d'olio, sale e pepe )
7 GR LIEVITO DI BIRRA
1 CUCCH . ZUCCHERO
1/2 CUCCH . INO SALE
RADICCHIO ROSSO DI TV ( per decorare )
Scolare i fagioli. Tritare la cipolla e farla leggermente stufare in un ampio tegame con un filo d'olio, l'aglio e gli aromi tritati. Unire i fagioli, farli insaporire, quindi aggiungere la zucca a dadini e la patata, pelata e tagliata a tocchetti. Mescolare bene e allungare con il brodo. Coprire e cuocere, a fuoco dolce, per circa 2 h, mescolando di tanto in tanto.
Con un frullatore a immersione, frullare il tutto in crema, dopo aver prelevato un paio di mestoli di fagioli, da lasciare interi. Aggiustare di sapore, rimettere i fagioli e tenere in caldo.
Lavare con cura i calamaretti, sfilare la pennetta trasparente, che si trova lungo il corpo ed eliminare gli occhi. Saltarli velocemente in una padella con un filo d'olio e l'aglio, salarli e sfumarli con un po' di vino. Lasciare addensare il sughetto e spegnere.
Versare la zuppa nelle fondine, porre al centro due cucchiai di calamaretti e due fettine di pane tostate, quindi decorare con il radicchio.
Sistemare i calamaretti rimasti su fettine di pane al radicchio tostate e servire i crostini a parte.
A proposito di vino : per assaporare al meglio questa calda e avvolgente zuppetta, non c'è nulla di meglio di un bicchiere di Pinot nero, un vino elegante e dal caratteristico profumo di bacche di bosco. Naturalmente va stappato almeno un'ora prima.
Con un frullatore a immersione, frullare il tutto in crema, dopo aver prelevato un paio di mestoli di fagioli, da lasciare interi. Aggiustare di sapore, rimettere i fagioli e tenere in caldo.
Lavare con cura i calamaretti, sfilare la pennetta trasparente, che si trova lungo il corpo ed eliminare gli occhi. Saltarli velocemente in una padella con un filo d'olio e l'aglio, salarli e sfumarli con un po' di vino. Lasciare addensare il sughetto e spegnere.
Versare la zuppa nelle fondine, porre al centro due cucchiai di calamaretti e due fettine di pane tostate, quindi decorare con il radicchio.
Sistemare i calamaretti rimasti su fettine di pane al radicchio tostate e servire i crostini a parte.
A proposito di vino : per assaporare al meglio questa calda e avvolgente zuppetta, non c'è nulla di meglio di un bicchiere di Pinot nero, un vino elegante e dal caratteristico profumo di bacche di bosco. Naturalmente va stappato almeno un'ora prima.
Alto Adige Pinot Nero 2011
Alto Adige Pinot Nero 2011
ottima ricetta si si era pubblicata e inserita grazie mille per aver partecipato
RispondiEliminache bontà!!! grazie mille e buone feste!
RispondiEliminaBella ricetta!!! ;)
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