Il piacere delle tradizioni
Il Veneto è un ricco mosaico di paesaggi diversi, fatti di mare, colline, montagne, laghi, città d'arte e borghi antichi, ma anche di tradizioni, che arrivano da lontano, e di sapori che ne caratterizzano l'identità e la storia. E' una terra di tentazioni, in cui la passione per la buona cucina è una vera e propria arte per chi, la cucina, la fa e un piacere appagante per chi la assapora. E' la mia Regione ! E ci sono ricette, legate alla tradizione, che per me hanno il gusto intimo e familiare delle cose buone di una volta, dei profumi casalinghi, delle storie senza tempo che ogni piatto racchiude. E così, il baccalà per me sa di Natale, la pasta e fagioli racconta tutto l'amore di mia nonna Francesca per la cucina, il riso e bisi ha il sentore della Primavera e dei buoni risotti preparati da mia madre, le seppie riecheggiano i venerdì di Quaresima e la polenta, che, fino ad ora, non avevo mai preparato, mi ricorda i manicaretti di mia zia Sissi. . . . Solo per citarne alcuni !
E quando le giornate si fanno umide e grigie e si indugia in casa, senza alcuna voglia di uscire, cosa c'è di meglio che coccolarsi, riscoprendo tutto il buon sapore di questi piatti semplici, genuini e autentici . . . .
Venendo alla ricetta, il segreto, per avere delle seppioline morbide e gustose, è di farle sobbollire dolcemente, mescolandole ogni tanto e salandole solo a fine cottura, se serve, dato che sono già piuttosto sapide di loro.
Per quanto riguarda la polenta, non c'è niente di più veneto della polenta preparata con farina di mais biancoperla, decisamente più pregiata, fine e delicata di quella gialla . . . L'abbinamento con il pesce vien da sé !
E quando le giornate si fanno umide e grigie e si indugia in casa, senza alcuna voglia di uscire, cosa c'è di meglio che coccolarsi, riscoprendo tutto il buon sapore di questi piatti semplici, genuini e autentici . . . .
Venendo alla ricetta, il segreto, per avere delle seppioline morbide e gustose, è di farle sobbollire dolcemente, mescolandole ogni tanto e salandole solo a fine cottura, se serve, dato che sono già piuttosto sapide di loro.
Per quanto riguarda la polenta, non c'è niente di più veneto della polenta preparata con farina di mais biancoperla, decisamente più pregiata, fine e delicata di quella gialla . . . L'abbinamento con il pesce vien da sé !
SEPPIE IN UMIDO CON POLENTINA BIANCA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
1,5 KG SEPPIE
1 CIPOLLA
2 SPICCHI D'AGLIO
2 RAMETTI DI SALVIA
SALSA DI POMODORO
1 BICCHIERE DI VINO BIANCO
OLIO EVO
Per la Polenta :
250 G FARINA DI MAIS BIANCOPERLA
2 L DI ACQUA
20 G SALE
1 CUCCH . OLIO
Per prima cosa, pulire le seppie, lavarle accuratamente e tagliarle a striscioline. Rosolare leggermente la cipolla tritata, in un tegame, con un filo d'olio e gli spicchi di aglio, divisi a metà. Aggiungere le seppie, lasciarle insaporire per qualche minuto, mescolando, quindi sfumare con il vino, farlo evaporare, coprire e cuocere per circa 40'. Unire qualche cucchiaio di salsa di pomodoro e continuare la cottura ancora per 15' - 20', finché le seppie non saranno belle morbide. Togliere il coperchio e far restringere leggermente il sughetto a fuoco vivo. Solo alla fine, aggiustare di sale, se necessario.
Polenta : portare a ebollizione l'acqua con il sale e l'olio, nel famoso paiolo o in una pentola antiaderente (io ho usato un tegame in ceramica), versare a pioggia la farina, sempre mescolando con una frusta, per evitare che si formino grumi. Cuocere, a fuoco dolce, mescolando spesso, per circa 1h - 1h e 15', fino ad avere una polentina dalla consistenza morbida (Se non la servite subito, mescolatela di tanto in tanto e scaldatela aggiungendo qualche cucchiaio di acqua calda ).
A proposito di vino : ho scelto una bollicina rosata avvolgente e asciutta, che, con il suo inconfondibile aroma di frutti rossi e il suo perlage sottile e continuo, si abbina egregiamente al pesce : Franciacorta Parosé 2006 - Azienda Agricola Il Mosnel
Commenti
Posta un commento